Superenduro: abbiamo provato il tracciato della SPRINT di Sestri Levante
Sabato siamo stati a Sestri Levante a provare il percorso della Superenduro che si correrà il prossimo 19 aprile, sul tracciato a farci compagnia c’erano l’amico Silvio (che ringraziamo anche per la traccia gps), Luca, Germana, Nax e il Bolderista (aka Sergio) più un sacco di altri biker arrivati da varie zone, in particolare da basso Piemonte e Liguria, ma anche diversi lombardi.
La levataccia delle 5.30 non è stata facilissima, ma alla fine la voglia di pedalare fa fare questo e altro ancora. Alle 10.30 circa eravamo in bici pronti a partire dall’ospedale di Sestri Levante, il navigatore è servito ma alla fine il giro si sarebbe potuto fare anche senza visto che sia i trasferimenti che le speciali sono già segnalati.
I ragazzi di Sestri hanno messo in piedi un anello da ripetere due volte, con una salita lunga che porta alle speciali 1 e 3 e un breve trasferimento che conduce alle speciali 2 e 4.
Il trasferimento che conduce alla prima speciale è piuttosto impegnativo e lungo, è quasi interamente su asfalto, inizia subito con una rampa impegnativaper poi spianare un pò e mantenere una pendenza costante, dopo il lungo tratto su asfalto si svolta a sinistra e si entra nel tratto finale di trasferimento, la parte più impegnativa con alcune rampe belle ripide ma ormai siamo in prossimità della prima speciale.
Arrivati in cima alla salita giusto il tempo di mangiucchiare qualcosa e prepararsi con le protezioni prima di iniziare a scendere, la prima speciale non è lunghissima ed è piuttosto scorrevole, un sentiero nuovo ricavato tutto sottobosco con fondo terroso e direi piuttosto compatto, sabato per colpa delle piogge della settimana scorsa era piuttosto viscido e fangoso, una speciale semplice e veloce in cui lasciar correre molto la bicicletta e prepararsi a rilanciare nei numerosi tratti in salita, rilanci tosti visto che quasi tutti arrivano in uscita di curva.
Il trasferimento tra prima e seconda speciale è praticamente una prosecuzione di single track, si passa attraverso uliveti ed è davvero molto breve, non ha neanche senso togliersi le protezioni.
La seconda speciale si snoda lungo un crinale che da un lato punta verso il mare e dall’altro verso l’autostrada, è un paesaggio tipicamente ligure con cespugli bassi e qualche albero, il fondo è il classico fondo da single track ligure, sassi, sassi e ancora sassi, con alcuni lastroni che in caso di pioggia diventano sicuramente infidi, è una speciale da guidare e molto lunga ci sono alcuni tratti ripidi a cui prestare attenzione ma nulla di troppo impegnativo, bisogna invece fare particolare attenzione alle curve strette perchè se si arriva lunghi non ci sono molte vie di fuga, ma siamo sicuri che i ragazzi dell’organizzazione segnaleranno per tempo i tratti più critici. Come detto una speciale lunga, è forse questa la caratteristica a cui prestare attenzione, si rischia infatti di arrivare al fondo belli cotti.
Siamo giunti alla fine del primo giro, si risale dalla strada del primo trasferimento, la terza speciale è molto simile alla prima, anche qua bisogna lasciar correre la bici il più possibile e prestare attenzione ai rilanci, in particolare ad uno piuttosto lungo, circa 300m tutto da spingere.
Ancora il trasferimento breve tra gli uliveti e ci si prepara per la quarta speciale, anche questa riprende grosso modo le difficoltà e le caratteristiche della seconda, bisogna assolutamente fare attenzione alla lunghezza della discesa perchè si arriverà già con oltre 30km sulle gambe e una bella faticata.
Nel complesso una Superenduro SPRINT divertente ma anche impegnativa con un mix giusto di parti semplici (speciali 1-3) e parti tecniche (speciali 2-4), le pendenze non sono mai eccessive quindi chi si presenterà al via con i bicioni da discesa troverà sicuramente lungo, in particolare sul primo trasferimento e sulle speciali 1-3 che sono tutte da pedalare. Anche nelle speciali 2-4 il bicione è forse un pò esagerato ma concende sicuramente più errori rispetto ad altri tipi di mezzo.
Sulla prova del tracciato ero con i pedali agganciati, assolutamente indispensabili sulle speciali 1-3, mentre sulla 2 e 4 mi hanno un pò impedito (colpa sicuramente della mia insicurezza e poca esperienza) e avrei preferito pedali flat sopratutto per le curve strette in cui mettere fuori il piede per un appoggio non mi avrebbeche aiutato.
Chi vedo favorito per la vittoria di questa tappa?…mah difficile a dirsi, credo che i locals come al solito daranno filo da torcere ai vecchi della disciplina, ma anche tutti coloro che arrivano dal XC potranno dire la loro, i tempi per i trasferimenti sono abbondanti è vero ma i non allenati (come me) troveranno lungo. Se dovessi dire un nome per la vittoria mi sbilancerei e direi Rodolico, perchè? semplice perchè sulla PS1 e PS3 c’è da pedalare, mentre la PS2 e PS4 nonostante abbiano un fondo tecnico e qualche asperità presentano comunque diverse parti da pedalare.